mercoledì 8 novembre 2006

Fiabe

In questi giorni sto leggende l'interessantissimo Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe, di Bruno Bettelheim. Ho scoperto delle cose assolutamente - per me - insospettabili sulle reali intenzioni di Cappuccetto Rosso e Biancaneve e sulla funzione terapeutica delle fiabe. Se c'è un difetto in questo libro, è che è un po' datato rispetto all'ormai inevitabile evoluzione/involuzione dei bambini moderni. Per esempio, nell'analisi di "Cappuccetto Rosso", Bettelheim sostiene che senza ombra di dubbio il bambino si identificherà con Cappuccetto Rosso, e che solo un bambino malato di mente potrebbe parteggiare per il lupo. E mio figlio Pietro (tre anni e mezzo) ADORA il lupo cattivo. Così come si diverte da morire a "mangiare" sua nonna. Quando poi vede Biancaneve e i Sette Nani", va su tutte le furie di fronte all'esitazione del guardiacaccia che ha ricevuto dalla regina cattiva l'incarico di ucciderla. Il guardiacaccia abbassa il coltello mentre con voce tremante dice "...non posso, non posso ucciderti..." e Pietro gli urla "sì che puoi !". Poi ogni tanto mi porta una scatola con dentro "il cuore di Biancaneve" e fa il tifo per la strega che cerca di schiacciare i nani con un masso gigante. Naturalmente il suo miglior amico è Capitan Uncino, mentre Spugna è "bravo" e Peter Pan "brutto". Eppure mi sembra un bambino sereno e tranquillo, anche se non è concepibile che abbia un senso dell'umorismo così sviluppato da cogliere il paradosso delle sue scelte e quindi dirlo apposta per essere divertente. Comunque sia, leggete - questo è l'avviso di Bettelheim - ai vostri figli Capuccetto Rosso, Biancaneve, Hansel e Gretel, Cenerentola. Evitate invece Il Brutto Anatroccolo, che insegna che la soluzione ai propri problemi è quella di perdere le proprie radici e di non essere se stessi. Anche La Piccola Fiammiferaia o Il Soldatino di Piombo non vanno molto bene per i bambini molto piccoli, perché finiscono male e non insegnano che anche se il percorso è irto di ostacoli, alla fine giunge sempre il premio. Naturalmente, c'è chi non la pensa per niente così. Se avete tempo (circa 15 min) e voglia di approfondire l'argomento, leggete questo interessante articolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma da piccolo tifavi per Will Coyote o Road Runner? Tweety o Silvestro? Candy Candy o Iriza e quel fesso di suo fratello?