sabato 22 marzo 2008

Aulla II

Impegni improrogabili a Roma non mi consentono di adempiere a quello che avrei voluto diventasse un rito con frequenza almeno annuale: l'omaggio alla statua di Craxi ad Aulla. Peccato. Tralaltro ho scoperto che questa cittadina continua a serbare sorprese. Non solo comune "dedipietrizzato", non solo paese sensibile alle disgrazie del buon Bettino e di tutte le vittime di tangentopoli, ma anche villaggio ospite di un meraviglioso monumento a Marco Pantani, vittima della giustizia sportiva. Spero di farcela per maggio.

O Mia Bella Mora

Il progresso e' una gran cosa, ma ha diversi aspetti inquietanti. Tralascio i piu' significativi, perche' avrete capito che su questo blog non c'e' molto spazio per riflessioni pregnanti. Il mio animo candido e' invece profondamente turbato dal significato che assumono le parole nel tempo. Oggi ho provato a digitare su google images la parola blackberry, che in inglese vuol dire "mora". Come sospettavo, ci sono praticamente solo immagini di palmari. Le more se le sono mangiate tutte.

giovedì 20 marzo 2008

Joe

Seratona ! Ho preso il coraggio a quattro mani (si dice cosi ?...) e sono andato a vedere il concerto di Joe Jackson all'Auditorium. Non so quando ero andato l'ultima volta a vedere un po' di musica dal vivo. Purtroppo il Joe non era in grande forma vocale (infatti continua a tracannare non so che da un bicchierone sul pianoforte), ma quando ha lasciato andare le mani sul pianoforte... uno spettacolo ! Stasera me lo sparo in cuffia a letto.

domenica 9 marzo 2008

Ogni Cosa ha il Suo Tempo

Mi ricollego a un post del mio amico Turi Campo sulle follie della globalizzazione: il basilico in vaschetta prodotto ad Albenga proviene da Israele. L'argomento ha scatenato una discussione senza precedenti sul suo blog, con un numero di commenti superiore alla media, segno di una sensibilità particolare al tema da parte dei frequentatori del blog stesso (a ulteriore dimostrazione del fatto che il buon Turi è un vero cittadino del suo tempo). E' quindi con estremo interesse che stamane ho letto su L'Espresso l'articolo "La mia mela è a chilometri zero", che fornisce una chiave di lettura più ampia della questione. Facendo riferimento al nuovo standard britannico PAS2050 per la misurazione delle emissioni equivalenti di gas serra di prodotti e servizi durante il loro intero ciclo di vita, l'articolo spiega come, fino a tempi recenti, nel valutare l'impatto inquinante di un prodotto ci si sia concentrati soprattutto sulla distanza chilometrica tra luogo di produzione e luogo di vendita. Arrivando in alcuni paesi più "consapevoli" a mettere dei bollini rossi a forma di aereo per informare i consumatori che il tal prodotto giunge da molto lontano e che quindi - si presume - ha un impatto inquinante superiore allo stesso tipo di prodotto che invece l'ortolano ha raccolto nel suo terreno a quattro chilometri dal supermercato. L'articolo smonta (o ha la pretesa di smontare) questo tipo di valutazione attraverso vari esempi, non ultimo quello dei prodotti coltivati in serre surriscaldate, che potrebbero addirittura essere più inquinanti di quelli importati dall'Africa Subsahariana che - a dire dell'articolo - per il 60-80% viaggiano su aerei di linea (per cui i costi ambientali andrebbero divisi con i passaggeri). Non sono un esperto del settore e non sarei neanche in grado di valutare il peso effettivo del riscaldamento in serra rispetto a quello dell'incremento di emissioni dovuto al maggior peso dell'aereo passeggeri che trasporta anche merci, ma una cosa mi sento di poterla dire, senza polemica: Turi, il basilico compralo solo d'estate, quando cresce libero nei campi senza bisogno di riscaldamento. Perché alla fin fine sono le nostre esigenze che creano i meccanismi più perversi.

Dubbio delle 3 di Notte

Ma sarà vero che Berlusconi è avanti di 10 punti ? L'altra volta aveva ragione lui...

Ma(dove Ca)cchio Sei Finito ?

Un premio a chi ha riconosciuto il personaggio nella foto! Oggi hanno trasmesso su Italia 1 Karate Kid, mitico film con Ralph Macchio che credo abbia entusiasmato ogni adolescente degli anni '80. Sono stato cazziato perché stavo facendo vedere il film anche a mio figlio Pietro, che non ha ancora cinque anni. Eppure mi sembrava che il bene e il male siano ben distinti, così come è chiaro che il bene trionfa sempre (certo, in questo caso a suon di legnate...). Comunque sia, mi è venuta la curiosità di vedere che fine ha fatto il vecchio Ralph, di cui tralaltro un paio di anni fa avevo visto il mitico Crossroads, storia di un adolescente alla ricerca delle radici del Blues che alla fine del film duella/duetta a suon di chitarra con Steve Vai su un brano similpaganinico composto dallo stesso Vai. Ebbene, eccolo in questa recente foto. Ha appena finito di interpretare il personaggio di un boss-vampiro in Rosencrantz and Guildestern are Undead, commedia horror ancora in fase di post-produzione. Lo avrei dato per morto, invece è solo un non-morto.

giovedì 6 marzo 2008

Di Necessità Virtù

Dedico questo post all'achievement della settimana: abbiamo comprato una libreria IKEA ! Ci sono voluti solo due anni e svariati preventivi in negozi romani, ma ne è valsa la pena. La cosa più divertente è che solo dopo l'acquisto - in attesa della consegna - abbiamo cominciato a svuotare la vecchia libreria e ci siamo accorti che c'era accanto un termosifone (e che quindi la parete era troppo stretta per quella nuova). Abbiamo dovuto riprogettare tutti gli spazi, ma alla fine ci siamo resi conto che la nuova disposizione era meglio di quella precedente, meditata per due anni.

Rettifico, gli spazi li ha riprogettati Alessandra. Io ero a letto con la testa sotto il cuscino a disperarmi.

mercoledì 5 marzo 2008

Dubbi di (Quasi) Mezzanotte

... ma la fidanzata della Cosa era davvero uno Skrull ?

Baci a Tutte le Segretarie

Sono rientrato stasera da una tre giorni Perugia-Grosseto-Perugia. Ogni volta che vado a Perugia, la mia assistente mi scassa i cabasisi perché vorrebbe la famosa cioccolata perugina. Essendo io un tipo poco avvezzo alle gentilezze e ai pensierini per le segretarie, alla fine ho inventato una storia per cui la cioccolata in Umbria non è migliore che in altri posti d'Italia - anzi, fa proprio schifo - e che in giro si trovano solo Baci Perugina. Naturalmente il collega che mi accompagnava, ignaro del mio tentativo di smarcarmi dall'onerosa richiesta, stamane ha acquistato qualcosa come 3 chili di cioccolata artigianale di tutti tipi e domani la porterà in ufficio, sputtanandomi alla grande. Dovrò fingere un malore all'assaggio.

lunedì 3 marzo 2008

Pavitr Prabhakar

I Supereroi sono stati una delle mie grandi passioni. Come sa chi mi ha conosciuto nella mia giovinezza, ero capace di passare ore a disquisire sui poteri di Unus l'Intoccabile(alzi la mano chi sa che il suo vero nome è Angelo Unuscione, nato a Milano) o della Visione. Altri tempi, tanto tempo a disposizione e amici che potevano capire la mia commozione alla morte di Gwen Stacy. Adesso è impossibile stare dietro a tutti i miei interessi, così mi sono perso la nascita dell'universo Marvel Zombi, in cui l'Uomo Ragno ha mangiato Mary Jane e Zia May (un po' frolla come carne ...) e non conoscevo l'esistenza del what if con Peter Parker nato a Mumbai (Pavitr Prabakhar). Mi consolerò con
il film di Iron Man, in uscita in Italia a luglio.

Link

Tre episodi degli ultimi mesi collegati tra di loro:

Sono andato a due concerti di Morricone;
Ho letto Delitto e Castigo;
Ho visto Indagine su un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto.

Sospetto o Certezza ?

Ieri sera, spinto dalla "recensione" pubblicata dal mio amico Turi, ho rivisto Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri con Gian Maria Volonté. Messa da parte la grandezza del film in sé e la magnifica interpretazione di Volonté (per non parlare della colonna sonora di Morricone), devo dire che l'ho trovato un po' datato, soprattutto per la piena e lucida consapevolezza del proprio ruolo sociale che caratterizza il protagonista e per una visione delle forze dell'ordine come puro organo di repressione a difesa del potere costituito. Come disse Petri stesso qualche anno più tardi: "Indagine venne fuori dalla rabbia. La polizia continuava ad ammazzare, e io non ero d'accordo con Pasolini e la sua poesia sui poliziotti. Ero stato vittima sistematica di questi figli del popolo, conoscevo i loro bastoni e i loro mitra". C'è una parte del mio essere che rifiuta di pensare che nella nostra epoca tra i vertici di polizia e carabinieri non ci siano ormai persone colte, anche di sinistra, capaci di avere una propria coscienza critica e di farne buon uso. E' la stessa parte che se da una parte mi fa criticare la violenza gratuita che si è consumata a Genova, dall'altra non mi fa chiudere gli occhi sul fatto che Giuliani, così buono e pacifista, stava frantumando a colpi di estintore il vetro di una camionetta dei carabinieri con dentro un altro ragazzino come lui. Qualcuno sosterrà che entrambi sono vittime di una strategia che voleva che quella morte avvenisse, io sono ancora troppo ingenuo per sospettare queste cose.