
Anni fa, in una notte di insonnia, ho scoperto
Tetsuo.Una follia ipercinetica in bianco e nero, apparentemente senza nessuna logica se non il filo conduttore di un tranquillo impiegato giapponese che lentamente si trasforma in un ammasso di ferraglie (pisello-trivella compreso). Ieri sera ho visto
Tetsuo II, un misto tra il sequel e il remake ma questa volta con una certa logica (ne avrebbe avuta sicuramente una ancora maggiore se non mi fossi scaricato una versione in giapponese con doppiaggio non sincronizzato in russo). Alessandra dice che sono matto a vedere certa roba, ma forse anch'io mi sto trasformando in un body-hammer...
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